Ficha Corrida

21/03/2011

A 4ª Guerra Púnica

Filed under: Cosa Nostra — Gilmar Crestani @ 8:36 am
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Sílvio Berlusconi, à testa. Grifo em vermelho alguns pontos relevantes da matéria do Corriere della Sera.

L’ITALIA E LA LIBIA / Il Capo dello Stato: «Repressioni forsennate da parte di gheddafi»

«Otto aerei italiani operativi in Libia»
Napolitano: «Ma non siamo in guerra»

La Russa in tv: «I velivoli compiranno azioni da oggi, nessuna limitazione all’intervento italiano

L’ITALIA E LA LIBIA / Il Capo dello Stato: «Repressioni forsennate da parte di gheddafi»

«Otto aerei italiani operativi in Libia»
Napolitano: «Ma non siamo in guerra»

La Russa in tv: «I velivoli compiranno azioni da oggi, nessuna limitazione all’intervento italiano»

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la visita milanese (Cattaneo)

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, durante la visita milanese (Cattaneo)

MILANO – Oltre alle sette basi, l’Italia ha messo anche otto aerei a disposizione della coalizione che sta intervenendo in Libia, il primo dei quali è poi decollato da Trapani attorno alle 20, praticamente in concomitanza con l’inizio di un cessate-il-fuoco annunciato da un rappresentante del governo libico. Ospite di Lucia Annunziata su Raitre, Ignazio La Russa ha spiegato che i velivoli «si aggiungono agli altri assetti forniti dalle altre nazioni che partecipano e da oggi compiranno le loro azioni sotto un unico comando che è a Napoli». Il ministro ha sottolineato che il nostro Paese ha aderito alla coalizione, «trasferendo sotto il comando della coalizione stessa, otto aerei, ma se fra un minuto ci chiedessero altri tipi di aerei valuteremmo. Una cosa è certa: non è intenzione dell’Italia mettere caveat al proprio intervento». «Vogliamo partecipare alla pari a questa operazione – ha aggiunto – finalizzata alla salvaguardia della popolazione libica».

UNA PRESENZA «PARI» – La partecipazione alla missione internazionale in Libia dimostra che «l’Italia non è seconda a nessuno» e che «aldilà delle basi, l’eventuale impiego di assetti militari, come gli aerei, è la dimostrazione che vogliamo essere al pari di altri, non partner di serie B». È quanto ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini ai microfoni del TG5. Interpellato sulle critiche mosse oggi dalla Lega araba ai raid della comunità internazionale, Frattini ammette che «c’è un dibattito interno alla Lega araba, probabilmente determinato dall’accelerazione dell’intervento francese». Tuttavia, il ministro ricorda che la Lega araba «partecipa attivamente alla missione». «Ha approvato la no-fly zone e alcuni Paesi arabi, Qatar ed Emirati, hanno garantito il loro sostegno – ha aggiunto – si tratta di una preoccupazione sulla modalità, non sui fini della missione». E una precisazione sulla natura della partecipazione italiana è arrivata nel pomeriggio anche dal capo dello Stato, Giorgio Napolitano, a margine della sua visita a Milano: «Non siamo entrati in guerra. Siamo impegnati in un’azione autorizzata dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite». E ancora: «Tutti siamo preoccupati per quello che succede in Libia dove ci sono repressioni forsennate e violente rivolte contro la stessa popolazione libica da parte del governo e del suo leader Gheddafi».

BENI LIBICI «CONGELATI»L’Italia, si è poi appreso dall’ambasciatore Cesare Maria Ragaglini, rappresentante permanente presso l’Onu, in attuazione della risoluzione 1973, ha congelato beni di Gheddafi o di entità libiche per 6-7 miliardi di euro. «Per quanto riguarda gli aspetti non militari della pressione esercitata su Gheddafi – ha reso noto la Missione Permanente d’Italia all’Onu – il nostro Paese ha applicato rigorosamente le sanzioni/"asset freeze" su individui ed entità libiche; fino a questo momento sono stati infatti congelati beni per un valore di circa 6/7 miliardi di euro, cifra soggetta ad ulteriori verifiche da parte del Comitato di Sicurezza finanziaria». Para a Itália, o botim de Guerra são os bens líbios na Itália, incluindo times de futebol. Para os demais países, basta o Petróleo. Ah! essa civilização ocidental!!!!

«Ci sono anche i nostri aerei»

«RICHIESTA FORMALE» – Il ministro della Difesa ha spiegato nel dettaglio la nuova fase dell’operazione. «Ieri sera intorno alle ore 23 abbiamo avuto richiesta formale di assetti da parte di altri Paesi e dalle 23.59 abbiamo dato la disponibilità di 8 aerei: 4 caccia e 4 tornado in grado di neutralizzare radar» ha detto La Russa in tv, spiegando che gli aerei italiani potranno essere impiegati dal comando della coalizione «in ogni momento».

IMMIGRAZIONE – Quanto all’emergenza migranti, il ministro ha chiarito in tv che Roma chiederà alla comunità internazionale «di non lasciare sola l’Italia». Una volta «messa a tacere la contraerea libica, si dovrà attuare una no fly zone per tutelare le vite dei cittadini libici. E in questo – ha specificato La Russa – siamo partecipi alla pari con gli altri Paesi. Con la stessa forza chiederemo alla comunità internazionale di non lasciare sola l’Italia nella gestione dei flussi migratori». «La risoluzione Onu – ha aggiunto – non pone il problema di cosa accadrà a Gheddafi. Peraltro quello è un aspetto che non dipende direttamente da noi, ma anche da una situazione diplomatica».

I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella I caccia danesi a Sigonella

BASI ITALIANE – Cosa sta avvenendo intanto nelle basi italiane? A Trapani sono arrivati quattro aerei Eurofighter provenienti da Grosseto, che l’Aeronautica militare ha rischierato in Sicilia in vista di un possibile impiego nella missione, e tre tornado provenienti dalla base militare del sesto stormo di Ghedi, nel bresciano. L’aeroporto di Trapani Birgi, confermano all’Ansa fonti dell’Enac, entro poche ore verrà chiuso al traffico aereo civile a causa delle operazioni dell’aeronautica militare che riguardano la Libia. I voli saranno dirottati su altri aeroporti. Da Decimomannu, nel corso della giornata, potrebbero alzarsi in volo i caccia spagnoli giunti sabato in Sardegna. Il ministro della Difesa britannico Liam Fox ha detto alla Bbc che tornado e typhoon della Raf si sposteranno «presto» in una base nell’Italia meridionale. Da Sigonella sono pronti a decollare sei caccia danesi F16 arrivati sabato.

Redazione online
20 marzo 2011© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Otto aerei italiani operativi in Libia» Napolitano: «Ma non siamo in guerra» – Corriere della Sera

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